giovedì 12 dicembre 2013

C'ERA UNA PRINCIPESSA di Johanna Lindsey (CARDINIA VOL I)




Ho iniziato questa saga partendo dall'ultimo volume uscito, ovvero quel YOU BELONG TO ME - Mi appartieni che mi aveva decisamente convinto. Già lì i protagonisti di questo primo volume, la bella Tanya e l'inquietante Stefan, compaiono anche se ormai come coppia felice ed in procinto di avere il tanto sospirato erede. I due mi avevano convinto, anche se il mio cuore batteva per l'irriverente Vasili, e così mi sono detta che potevo certamente tentare con il primo volume della saga, con la sua trama quanto mai più complicata.
Così eccomi a commentare il primo volume, l'inizio della saga che non so se negli anni a venire continuerà con qualche altro personaggio. Io credo di si e punto molto su Lazar lo scanzonato, ma chi vivrà...vedrà...
Intanto torniamo a noi e alla storia di Stefan, appena eletto Re. Il padre Sandor, sovrano di un piccolo stato europeo tra i più ricchi al mondo, lo stato di Cardinia, sta morendo e decide di abdicare a favore del figlio.
Si da il caso però che la famiglia di Stefan sia ascesa al trono seguendo la strada del sangue. Una guerra intestina tra due famiglie ha fatto si che ben 11 persone prima di Sabor fossero sacrificate alla sua spada prima di diventare il legittimo erede al trono. Lo sterminio è stato vincolato ad una promessa, quasi come se il sangue potesse in qualche modo essere lavato e riscattato.

La piccolissima principessa Tantiana, divenuta adulta, sarebbe ascesa al trono sposando l'erede di Sandor, ovvero Stefan. Fin a quel momento la principessa, per non fomentare possibili rivolte ed una guerra civile, è stata cresciuta lontano dalla Cardinia, nella vivace America. Stefan, malgrado contrario ad un simile destino, decide comunque di rispettare la volontà paterna e parte insieme al suo manipolo di uomini, in cui spicca il fascinoso ed arrogante Vasili, per New Orleans dove però le tracce della principessa si sono perse per vicende alterne. Quello che dovrebbe essere un lavoro facile, di poche settimane, si rivela una ricerca lunga e puntigliosa per ritrovare le tracce della ragazza. Questa, chiamata da tutti Tanya, vive come figlia di un proprietario di una locanda equivoca a Natchez, Missisipi. La locanda, chiamata "L'HAREM", ha come attrazione principale una ballerina del ventre e gli uomini si affollano lì per vederla danzare.

Tanya ha avuto una vita dura, fatta di botte e privazioni, ma da quando l'uomo che l'ha cresciuta è malato, per lei la vita è davvero migliorata. Gestisce il locale e sogna con l'indipendenza e l'autonomia che mai ha posseduto. E' sicura che non si sposerà mai e che mai permetterà ad un uomo di governare la sua vita.
Una sera, nel locale, compare l'inquietante Stefan, accompagnato da Serge, Lazar e Vasili. La loro ricerca li ha portati li, anche se nessuno sembra in un primo momento poter credere che la nobile Tatiana Janacek sia la donna che hanno davanti.


La scoperta e la rivelazione della vera identità di Tanya avvengono in maniera abbastanza credibile...ovvero la donna non crede ad una sola parola che dicono questi quattro stranieri piombati nella sua locanda per portarla via.
Inoltre le dicono di essere fidanzata con Vasili, l'Apollo dorato che lei proprio non può vedere e la cosa la innervosisce, anche perchè si sente attratta da Stefan.
Che dire? Vasili spicca anche se il suo è sempre il solito comportamento da libertino arrogante che solo l'arrivo di Alexandra potrà modificare, ma è assolutamente pieno di fascino.
Mi piacciono anche i due protagonisti, anche se Stefan sembra bloccato dal timore che lei possa respingerlo per via del suo aspetto.

I personaggi femminili di questa saga non se ne stanno mai con le mani in mano, bisogna ammetterlo.
Tanya, non credendo alla storia della nobile principessa smarrita, ma più propensa a credere che i 4 stranieri siano dei perversi che si divertono con le donne ingenue, decide di trovare una via di fuga e, intraprendente come sempre, si lancia dal battello che sta attraversando il fiume per raggiungere New Orleans. Ovviamente i nostri eroi non possono lasciarla andare e se Stefan è il primo a lanciarsi al suo inseguimento, gli altri tre, eterni Sancho Panza, finiscono per buttarsi a ruota.

Tutta la maggior parte del romanzo è costituito ancora una volta da un lungo viaggio, un po' come sarà poi anche il secondo volume della saga.
Il viaggio come percorso di crescita e di conoscenza...Tema piuttosto usato che conserva sempre un suo fascino. Quello che mi piace però è anche l'iterazione con gli altri componenti del gruppo che scortano la principessa verso il Regno di Cardinia: Lazar il pigro sorridente, Serge il serioso, ma soprattutto Vasili, l'arrogante, l'impulsivo, il fascinoso.
Se Stefan è il Re tormentato, insicuro e a tratti fragile per quelle cicatrici che lo deturpano, Vasili ha quella sicurezza nata dall'avvenenza e dal plagio del mondo che lo circonda.
Malgrado ciò, Vasili mette la fedeltà e l'onore, e quindi la dedizione alla corona e al cugino, al di sopra anche dei propri piaceri personali e questo ne faranno un grande protagonista nel romanzo successivo.
Qui, dopo essersi fatto odiare da Tanya, rivela una certa profondità e capacità di fare un passo indietro quando scopre che la principessa non è quella donnaccia che tutti loro credono.
Peccato che la rivelazione non sia condivisa da Stefan, che nel momento clou quando la sua rabbia (altro elemento sui cui l'autrice costruisce buona parte del ritmo della storia) ha il sopravvento, è talmente ubriaco e confuso da non rendersi conto della verità. Spero che qualcuno del suo gruppo alla fine parli e gli dia una scrollata.
Intanto Tanya ha capito di amarlo, ma si sente divisa da lui dalle solite incomprensioni.
Marciamo decisi verso Cardinia e dopo il viaggio in mare siamo ormai in carrozza attraverso i territori interni dell'Europa orientale.


Innegabile il fatto che il più fascinoso tra Stefan e Vasilia sia Vasili. Non saprei dire perchè. Di solito quelli troppo belli diventano piatti, privi di fascino, invece lui, malgrado l'aria da Adone dorato, finisce sempre per conquistare.
Qui è addirittura divertente, quando rifiuta categorico di prestarsi all'esperimento di Tanya che vuole scoprire se Stefan ha ragione e tutti gli uomini che la baciano provocano la stessa reazione.
Vasili rifiuta di essere la cavia, ma poi, dietro alla minaccia che la Regina possa andarsene in giro per l'accampamento a chiedere baci, la trascina in un posto appartato e con aria rassegnata si cimenta.
Lei sembra soddisfatta, ma noi restiamo con il dubbio che non si sia impegnato abbastanza.
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine e abbiamo un fastoso matrimonio reale, preceduto quasi dall'omicidio della sposa, che però viene sventato rapidamente dal Re.
Libro scorrevole e assolutamente piacevole, ma tra i due sicuramente il secondo è quello più interessante.

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