giovedì 23 gennaio 2014

LOS PLATEADOS (Stati Uniti 2005)



Produzione del 2005 di Telemundo in collaborazione con Argos Producciones.
La storia è ambientata nelle regioni messicane di Guanajuato eTaxaco in Messico tra a fine del 1800 e gli inizi del 1900 e racconta le avventure di un gruppo di banditi conosciuti con il nome di LOS PLATEADOS per le stelle argentate che portano sui loro vestiti.
Dietro la misteriosa banda che assalta i ricchi e potenti della zona, in modo particolare il terribile Emilio Gallardo, signorotto della zona, si cela la famiglia Campusano, il cui nome è stato macchiato per una oscura vicenda del passato.
Decisi a riabilitare il nome del padre e a far pagare il colpevole, le loro vicende si intrecceranno con quelle della giovane Camilla, moglie bambina di Gallardo. Andata in sposa all'uomo per accordi di famiglia, un rapimento il giorno stesso delle nozze cambierà per sempre il suo destino e quello di Gabriel Campuzano, il lider della banda, fratello dell'irrequieto Tomas, del tenero Manuel, della bellissima Ximena, ma anche modello per Leonardo, che abbandonerà gli studi di legge e una famiglia rispettabile per unirsi al gruppo in nome di quegli ideali che sempre lo hanno affascinato, ma anche per conquistare Ximena, e anche punto di riferimento per l'irrequieta Eva...
E come racconta la leggenda....mai incrociare lo sguardo con quello del Plateados per non perdersi...
Errore fatale alla romantica ed ingenua Camilla...
Ma questo è solo l'inizio della storia...

 CAST

Mauricio Islas .... Gabriel
Tamara Monserrat .... Camila
Dominika Paleta .... Luciana
Humberto Zurita .... Emilio
Rodrigo Oviedo .... Tomas
Angélica Celaya .... Ximena
Marta Aura .... Augusta
Claudia Lobo .... Irene
Gloria Peralta .... Samia
Teresa Tuccio .... Isabel
Eduardo Victoria .... Andres
Alvaro Guerrero
Wendy de los Cobos
Juan Carlos Martin del Campo
Guillermo Quintanilla
Hector Arredondo
Rocio Verdejo
Alberto Guerra
Michelle Vargas

LOS PLATEADOS presenta tutte le carte per essere considerato un ottimo prodotto: un'idea originale (quella di un gruppo di fratelli fuorilegge che si battono per riscattare il nome del padre e riconquistare una propria dignità agli occhi della società), musiche coinvolgenti, una regia innovativa (con una particolare cura dei dettagli) ed un ottimo cast tra cui spiccano il consumato Islas (facilitato da un ruolo da eroe impavido e carismatico) ed un mostro sacro delle scene come Humberto Zurita, che incarna un malvagio con l'anima, capace di uccidere a sangue freddo, ma allo stesso tempo di amare un bambino che ha nelle vene il sangue del suo peggior nemico.

Eppure, malgrado tutti questi innegabili meriti, a cui si aggiunge un'ambientazione naturale che conta sui paesaggi suggestivi di Vera Cruz, ed un certo dinamismo creato dai vari colpi della banda, alla storia manca un elemento di coesiane senza il quale tutto risulta limitato.

La storia d'amore tra Gabriel e Camila parte male, nel senso che si tinge di un romanticismo forzato che crea un distacco con gli spettatori, annullando il processo di identificazione che molta parte gioca nel successo di questi prodotti. Se credibile è l'idea di un'improvvisa infatuazione di Camilla per il famoso bandito dallo sguardo stregato, che tanto somiglia agli eroi dei romanzi d'amore che lei legge e che il marito, da buon educatore, subito le vieterà per curarla, irreale è la reazione di Gabriel, uomo fatto, abituato al mondo e alle donne, che si innamora perdutamente della moglie del suo più acerrimo nemico nello spazio di poche ore. La scelta di concedere loro solo una notte per conoscersi ed innamorarsi (non di picersi o di essere accesi da un desiderio improvviso...parliamo di amore), mi sembra sbagliata.

A questo bisogna aggiungere che l'immobilismo dell'eroina rasenta l'assurdo, continuamente rinchiusa tra le quattro mura della sua camera da letto. Venuta meno la molla iniziale, viene meno tutto l'interessa per la coppia, anche se poi andando avanti cercando in qualche modo di riprendersi. Ci si interessa di più agli altri personaggi, con storia più o meno appassionanti. Sbagliata a mio parere anche la scelta di presentare la guerra come qualcosa di lontano, percepita solo dai racconti delle persone, dato che gioca un ruolo fondamentale nell'ascesa e nella caduta di Emilio Gallardo, legato alla figura di Don Porfilio.

In conclusione, ottimi spunti, belle idee, un'occasione colta solo a metà.

VOTO: 6

IMMAGINI DELLA TELENOVELA














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