sabato 26 luglio 2014

LAST COP - L'ultimo sbirro



Nella moria generale che da sempre caratterizza la stagione televisiva estiva, la comparsa di LAST COP nel ormai lontano luglio del 2012 fu una piacevole novità. Essendo tra i molti che non partono per località esotiche o rinomale durante questo periodo dell'anno, l'idea di qualcosa di nuovo mi aveva convinto a sbirciare, anche grazie ad un promo alquanto interessante.

Il primo episodio mi apparve alquanto strano, soprattutto quel risveglio miracoloso dal coma, seguito da una ripresa quanto mai prodigiosa che ci restituisce un protagonista galliardo ed attletico nel giro di un battito di ciglia, dopo decenni di immobilità fisica. Ma se si prende LAST COP con lo spirito giusto, ovvero un pizzico di ironia allegra e benefica, la visione non può che essere un'esperienza alquanto piacevole. E mi sono ritrovata ad aspettare, estate dopo estate, i nuovi episodi, per concedermi almeno una volta a settimana una qualche sana risata davanti ai modi alquanto desueti e irrispettosi del nostro amato sbirro.

La storia è quella di Mick Brisgau, un poliziotto di Essen (siamo in Germania, ma stranamente la cosa non mi pesa come per tutti i film sdolcinati e pseudo romantici che ci propinano quest'estate), che nel 1988 finisce in coma per un colpo sparatogli alla testa. Ancora le ragioni di questo tentato omicidio non sono chiare anche se piano piano Mick sta cercando di scoprire la verità su una storia che ha cambiato il corso della sua vita. Rampante uomo di giustizia, Mick all'epoca dell'attentato era sposato con Lisa da cui ha avuto una figlia Isabelle, che aveva solo pochi mesi quando lui è entrato in coma. Al suo risveglio il mondo è cambiato. Vent'anni di storia e di evoluzione sono trascorsi per lui in un battito di ciglia e mentre tutto gli appare stranamente diverso dai rumorosi e colorati anni ottanta, anche le persone che conosceva un tempo non sono più le stesse. Il suo collega Martin Felcher ha fatto carriera e adesso è a capo della sezione omicidi. Sua moglie Lisa, dopo aver sperato inutilmente in un suo risveglio, si è rifatta una vita con Ronald Meisner, medico legale, che ha cresciuto Isabelle come sua figlia.

Intanto Mick viene affiancato da un giovane brillante collega, Andreas Kringe, perfettino, elegante e tecnologico quanto lui è impreciso, rozzo e nostalgico nei confronti del passato. L'accoppiata, quanto mai improbabile, finisce per funzionare, malgrado le ovvie incomprensioni ed i contrasti continui, accentuati nella fase in cui Andreas e Isabelle cominciano a frequentarsi, storia che però si concluderà per permettere ad Andreas di avere una storia ed un amore tutto suo con Dana, da cui ha appena avuto un bambino, venuto al mondo grazie a Mick. Tra i due nascerà non solo una buona collaborazione, ma anche un'amicizia e Andreas assorbirà pian piano l'influenza del più carismatico collega.

Ad aiutare il nostro sbirro nel suo riinserimento nella società c'è Tanjia, una valente psicologa del distretto che cerca di mantenere il distacco professionale necessario per trattare il suo paziente, ma che puntata dopo puntata finirà per farsi coinvolgere anche su un piano sentimentale. Questo filone però sembra essersi avviato verso il declino soprattutto dopo che la donna è stata nominata capo del dipartimento e ha nascosto a Mick informazioni fondamentali sulle sue ricerche sull'attentato che lo ha derubato di vent'anni di vit.

Tra un omicidio e l'altro, indagati con metodi poco ortodossi alla vecchia maniera, tra infrazioni e cazzotti, battute divertenti e musiche epiche degli anni ottanta, L'ULTIMO SBIRRO si è conquistato uno spazio tutto suo nella programmazione televisiva estiva della Rai, tanto che il suo ritorno finisce sempre per offrire una boccata d'aria fresca nella calura sonnolenta della nostra tele.

IMMAGINI TRATTE DALLA SERIE









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