venerdì 26 dicembre 2014

I TRE MOSCHETTIERI (Stati Uniti 2011)



Ieri sera la televisione italiana era invasa da cartoni animati e film a base di panettone, tipici della giornata festiva. Ero alla ricerca di qualcosa che mi distraesse, ma non mi facesse salire troppo la glicemia, senza per questo essere una di quelle pellicole cupe ed intellettualoidi che dovrebbero gratificare il mio cervello, dicendomi che il mondo è un grande complotto, dove tutti sono cinici e cattivi. Volevo qualcosa di intelligente, divertente e avventuroso. Ho visto che trasmettevano  I TRE MOSCHETTIERI, classico dei classici, continuamente riadattato per il piccolo e grande schermo e mi sono detta che era quello che cercavo. Ovviamente ho preso una grossa cantonata.

MILADY


Non c'è epoca o generazione che non abbia una sua versione della storia di Alexandre Dumas: D'Artagnan, ragazzo di provincia, arriva a Parigi con il sogno di diventare moschettiere. Prima si scontra, poi ne diventa amico, con i tre più famosi e leggendari moschettieri: il religioso Aramis, il vorace Porthos, l'astuto Athos. I tre sono in contrasto con il cardinale Richelieu, vero detentore del potere, in quanto questi raggira e manipola il giovane re Luigi, innamorato, ma parzialmente ricambiato dalla moglie Anna. Per screditare quest'ultima e coinvolgere in un tradimento con il duca di Buckingham, il Cardinale ordisce il furto di una collana con la complicità della bellissima Milady. Recuperarla sarà una priorità per i moschettieri.

IL CARDINARE RICHELIEU E MILADY


A grandi linee questa è la storia che ha appassionato generazioni. Esistono tante versioni, persino un cartone animato. Tra le tante possiamo ricordare anche LA MASCHERA DI FERRO, con un giovane e già talentuoso Leonardo di Caprio, circondato da mostri sacri come John Malkovich, Jeremy Irons, Gérard Depardieu ed il fascinoso Gabriel Byrne. C'era bisogno di una nuova versione? Probabilmente no, ma se proprio la si voleva riproporre, credo, potevano avere maggiore fantasia.

CONSTANCE E D'ARGAGNAN


L'errore è stato mio, per non aver letto la trama da qualche parte, ma davvero non avevo idea che si trattasse di una versione alquanto anomala della storia. Capisco il bisogno di innovare, ma quando ho visto navi volanti sorvolare il castello dei Re francesi ho provato un brivido di orrore, da amante dei fantasy. La verità è che il mondo dell'immaginazione ha sempre una sua logica ed un suo fascino. Gli elementi sono bene elaborati e contestualizzati, ma qui apparivano completamente slegati tra di loro. Non solo perché non eravamo davanti ad un fantasy movie (anche se lo spacciano per quello), ma anche perché tutto sembrava assurdo e a tratti ridicolo, come la bella Milady scosciata che si aggira nelle sale del Palazzo con tanto di giarrettiera, cercando di eludere un sistema di sicurezza che ricorda quelli contemporanei.

JUSAC, IL DUCA, MILADY ED IL CARDINALE

Privati del loro contesto, i personaggi appaiono sviliti, le loro battute prive di senso, come la rassegnazione dei moschettieri per non avere una battaglia per cui combattere. Lo scontro tra i cieli con le aeronavi è solo un pretesto svilente per usare gli effetti speciali, ma nei bei fantasy quest'ultimi sono un veicolo potente per trainare ed amplificare le emozioni. Qui c'era solo un esibizione vuota e priva di coinvolgimento.

PORTHOS, ATHOS, D'ARTAGNAN E ARAMIC

Quel finale aperto, poi, con Milady recuperata dal malvagio Duca di Buckingham sembra quasi una minaccia. Non so se ne hanno fatto un continuo, ma a mio parere non aveva proprio senso. Potevano lasciare in santa pace D'Artagnan e tutti i moschettieri ed inventarsi una storia loro, dove immergere sentimenti reali in un contesto fantastico. Davvero un grande spreco di talento (gli attori infatti non erano male, anche se ridicolizzati dai ruoli) e soprattutto un grande spreco di tempo, quello degli spettatori che hanno avuto la malaugurata idea di seguirlo.

VOTO: 4


Nessun commento:

Posta un commento