sabato 18 aprile 2015

VERITA' SVELATE (Puntata 12)


Ed eccoci alla fine a commentare l'ultimo episodio che ha lasciato in me sensazioni altalenanti. Ci sono cose che ho amato ed altre davvero no. Sicuramente da lodare è la recitazione di #Lino Guanciale, che già avevo apprezzato molto nel ruolo divertente dell'unico maschio del convento più famoso di RAI1, ovvero la fiction CHE DIO CI AIUTI. Qui ho potuto cogliere tutte le sue capacità drammatiche ed interpretative, di un personaggio che non si è fatto amare facilmente, ma che ha rivelato soprattutto sul finale una complessità emotiva sincera e ben resa. Meno mi ha colpito Miriam Leone, che pur avendo sempre suscitato in me una certa simpatia, ha risentito nel confronto recitativo ed onestamente mi è sembrata più immatura.


Intanto però la storia procede verso il finale, secondo un percorso ben noto. Clara, convinta che Guido sia responsabile della morte di Ludovico, e complice nella sua disgrazia, manda una lettera anonima alla polizia accusandolo. Questi si presentano a casa dell'uomo con l'intenzione di fare una perquisizione. Cornelio vorrebbe evitare, ma lui è convinto di non avere niente da nascondere, visto che i documenti che lo incolpano sono nel setificio. Peccato che nel misterioso cassetto venga ritrovata la fiala che ha avvelenato Clara.


Guido viene arrestato e anche se Cornelio si offre di fargli da avvocato, l'uomo gli confessa di aver capito di essere stato solo un burattino nelle sue mani e che la Baronessa e la tata di Aurora era in realtà sorella, utilizzate per separare lui e Clara, Questa consapevolezza nuova lo riporta sul podio di protagonista, ma tutto sembra perduto, in quanto il ritrovamento di una lettera mandata da Ludovico per indagare su un prestito di Guido, fornisce anche il movente e l'uomo viene condannato alla fucilazione.


Clara nel frattempo si è recata a San Leonardo con la piccola Aurora e la zia e tra le cose che Cornelio ha deciso di vendere della tenuta, ritrova anche quelle di sua madre, tra cui anche una copertina che è la stessa in cui è stato ritrovato Matteo. Clara si reca nella clinica dove è stata ricoverata Adelaide e si fa confessare la verità, ovvero che il solo erede di tutto è davvero Matteo, suo fratello.


La ragazza corre da lui per riabbracciarlo e per raccontagli tutta la verità. E qui lasciatemi dire che ho visto una grande possibilità sprecata. Jaime Olias ha dato vita ad un personaggio emozionante, pieno di passione e di forza che a mio parere ha brillato nella sua interazione con Clara, ma che poi è stato in qualche modo accantonato. I due fratelli ritrovati si confessano e sembrano ritrovare l'affiatamento di sempre.


Intanto Guido chiede che la signorina Emilia vada a trovarlo con Aurora, a cui vuole dire addio prima dell'esecuzione. Clara si reca da lui ed i due rimasti soli si parlano. Lui ignora ancora che lei è sua moglie, ma sente il bisogno di confessare tutta la verità a qualcuno prima che sia troppo tardi. Quindi le racconta di Amelie, del suo matrimonio sbagliato, di come preso dal panico fosse fuggito invece di cercare di dimostrare la sua innocenza, del ricatto del francese e delle bugie raccontate a Clara per vergogna e timore di doverle dire tutta la verità. Di fronte a questa confessione appassionata e sincera, Clara gli rivela la sua identità. I due si confessano amore, ma sembra che nulla possa salvarlo. Clara però è decisa a rintracciare il francese, probabile assassino di Ludovico.


;Mentre la ragazza è via in Francia, per scoprire la verità, Cornelio riesce a far accellerare  i tempi per l'esecuzione. Tutto sembra perduto, ma davanti al plotone di esecuzione, arriva Clara sventolando l'ultima verità, ovvero che lei è ancora viva e che a tentare di ucciderla è stato Cornelio. Il francese è stato arrestato a Parigi per l'omicidio di Ludovico e il nome di Guido è stato riscattato in quanto Amelie aveva lasciato una lettera, annunciando la sua idea di uccidersi. Cosa alquanto insolita se si pensa che la donna era caduta dal balcone in seguito ad una lite furibonda con il marito. Ma ci vogliamo credere perché amiamo i lieto fine.


Cornelio viene arrestato. La Baronessa dovrà lasciare le sue dichiarazioni. Clara riabbraccia anche la cugina Carlotta e tutti si trasferiscono a San Leonardo, dove ricostruiranno la loro vita, questa volta senza segreti.


Nel complesso la storia è scorrevole, piena di pecche, di recitazioni alcune buone  e altre mediocri, di una scrittura insicura. Mi ha deluso rispetto alle aspettative. Avevo sperato in qualcosa di più.

VOTO: 5 -


Nessun commento:

Posta un commento