domenica 19 luglio 2015

AMABILE SEGRETO di Elizabeth Hoyt


Avevo comprato questo romanzo quasi un anno e mezzo fa e stranamente (sono una persona che divora i libri nuovi e non sa resistere ai nuovi arrivi) non lo avevo mai letto. Ho amato molto altri romanzi della Hoyt, che come scrittrice non mi è mai dispiaciuta e quindi mi ero ripromessa di leggerlo. Avevo dato una sbirciatina alle vicende dello Spettro di Saint Giles, ma non mi aveva convinta pienamente e lo avevo accantonato. Questa settimana ho deciso di riprenderlo.


La storia è carina. Siamo in pieno settecento, in una Londra mondana e allo stesso tempo pericolosa, nel quartiere malfamato di St. Giles, dove uno spettro si aggira vestito da Arlecchino. Si tratta di un famoso delinquente che è visto come un eroe da alcuni e come un criminale da altri. Lady Beckinhall è un'aristocratica vedova che insieme ad altre sue amiche ha costituito un Comitato di sostegno di un orfanotrofio diretto dal rigido Winter Makepeace, osteggiato da molte per la mancanza di raffinatezza nei suoi modi.


Una sera Lady Beckinhall trova lo Spettro di St. Giles ferito in strada e andando contro qualsiasi buon senso lo aiuta a fuggire e lo cura, senza però scoprire la sua identità. Dietro la pericolosa maschera in realtà si cela il ben noto Winter, uomo che ha sacrificato tutta la sua vita al bene dei bambini, che scopre che dietro la facciata della donna frivola ed elegante si nasconde una donna fragile che ha sofferto molto.


Tra i due, complice anche una lotta per farlo rimanere alla direzione dell'orfanotrofio, si instaura una tensione sempre maggiore, legata ad una forte attrazione che li porterà l'uno nelle braccia dell'altro, mentre lo Spettro di St. Giles indaga sulla sparizione di alcune bambine, dietro cui si nascondono i loschi traffici di un ben noto aristocratico.


La storia è piacevole, anche se forse meno intensa di altre scritte dalla stessa Hoyt. Interessante quello di presentarci questo uomo inesperto affiancato da una donna di mondo, anche se la folla di personaggi, che alludono ad altri libri  e quindi qui poco sviluppati, appaiono alquanto fastidiosi nell'evoluzione della trama. Restano delle pennellata approssimative che poco apportano alla storia principale.

Nel complesso è un romanzo che si legge facilmente.

VOTO: 6 1/2


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