sabato 7 novembre 2015

UNA NOTTE DI SCANDALO DI TERESA MEDEIROS


Non completamente conquistata dal romanzo precedente, ovvero IL PIRATA GENTILUOMO, ero alla ricerca di una storia che in qualche modo sacrificasse un po' le trame avventurose a favore di una psicologia un po' più profonda. In qualche modo sono stata accontentata in quanto UNA NOTTE DI SCANDALO si presenta sicuramente come un romanzo dal respiro più romantico che dinamico.


Le vicende iniziano alla serata del debutto in società di Carlotta  Fairleigh, detta da tutti Lottie, giovane di buona famiglia e di una certa avvenenza. La ragazza, pur essendo stata terribile durante la sua infanzia, sembra essere destinata ad un futuro brillante accanto a qualche nobile di buona famiglia, ma la ragazzina ha un difetto, comune a molte di quell'epoca: la passione per i romanzi gotici. Influenzata dalle tante letture e dal pettegolezzo portatole dall'amica del cuore, Carlotta scopre che nella villa accanto alla sua ha soggiornato per un'intera settimana quello che le cronache rosa e nera hanno soprannominato IL MARCHESE ASSASSINO, ovvero Hayden St Clair, 


Mossa da una curiosità morbosa (si dice che non può perdere l'occasione di incontrare un vero assassino per scrivere le sue storie), si arrampica su di un albero e precipita nella proprietà dell'uomo che, per un equivoco provocato da un suo amico, finisce per scambiarla per una donnina di vita e baciarla appassionatamente davanti alla finestra, dove tutti gli invitati al suo debutto la vedono.


Compromessa e preoccupata dal possibile duello  a cui intente sfidarlo Sterling, il marito della sorella, decide di chiedere a St. Clair di sposarla. L'uomo, malgrado il suo passato drammatico e turbolento, prova tenerezza per la ragazza, che sarebbe marchiata agli occhi di tutta la buona società e decide di sposarla e portarla con sé in Cornovaglia, dove Lottie scopre che ha una figlia di dieci anni, Allegra,  avuta dalla bellissima moglie francese, personaggio cardine di tutta la storia.


In quest'atmosfera sognante e molto letteraria (innegabilmente si pensa tutto il tempo a Jane Eyre), Lottie finisce per crescere e maturare, per innamorarsi di un marito che è ben lunghi dall'essere perfetto, ma che non è certo l'assassino di cui tutti sparlano. Tra tutti i personaggi, credo che quello più complesso sia quello proprio di Hayden, uomo che si è sposato troppo giovane, che ha visto l'amore trasformarsi in dolore e sofferenza e che ha quasi timore di credere che la felicità possa esistere davvero.


Peccato che restino innegabili ingenuità nella storia, come questo fantasma della prima moglie reso troppo tangibile. La scena finale sulla scogliera smorza un po' il fascino del mistero a mio parere. Ci sono poi elementi inseriti solo in previsione di possibili continui, ma praticamente inutili alla storia. Che l'amica di Lottie, Herriet, goffa e senza nessun fascino, arrivi al castello travestendosi da cameriera, onestamente è talmente assurda da far dubitare che l'idea sia venuta proprio alla stessa autrice che ci ha invece regalato un romanzo molto più corposo.


Racconto comunque nel suo complesso piacevole, delicato e profondo allo stesso tempo: la malattia di cui soffriva la moglie di Hayden è oggi cosa ben nota, ma all'epoca appariva solo come una follia con possibili tare ereditarie.

Romanzo comunque da leggere.

VOTO: 6 1/2



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