domenica 21 febbraio 2016

LA ESCLAVA BLANCA - NOZZE D'ODIO (Cap. 18 -19)


Può l'odio portare alla giustizia ed epurare il male del passato? Questo è il quesito che mi è "ronzato" nella mente durante la visione del 18esimo e 19esimo capitolo di quest'appassionante serie colombiana. Victoria, nel suo desiderio di vendetta, infatti alla fine finisce per travolgere anche personaggi positivi che fino ad ora hanno cercato di aiutarla in tutti i modi. Ma procediamo per gradi.



Miguel si è imbarcato su un battello che dovrebbe condurlo ad Honda, città lungo il corso di un fiume dove iniziare una nuova vita con una nuova identità, almeno secondo i progetti di suo padre Nicolás. Il ragazzo, confuso dalla violenza degli eventi, si è lasciato guidare, ma in realtà non sembrava intenzionato a lasciarsi alle spalle soprattutto Victoria. Lungo il suo nuovo viaggio finiscono per capitargliene di tutti i colori.

Avvicinato da un sedicente poetastro e da loschi individui che sono rimasti colpiti dai suoi eleganti vestiti, il ragazzo viene inviato ad una partita di carte. Arrivati a destinazione, l'insistenza del soggetto nel volersi accompagnare a lui lo mette in allarme. Malgrado ciò, quando viene assalito da un gruppo di malfattori non riesce a difendersi e viene lasciato in messo alla strada di Honda privo di sensi e senza un soldo.


Ritrovato da un drappello di soldati, con indosso abiti eleganti, ma senza documenti che lo riconoscano come uno schiavo "liberato", viene arrestato e gettato in prigione. Qui non riesce a far sentire la sua voce, fino a quando non arriva un compagno di cella, un certo Felipe Restreto, un ricco abolizionista, imprigionato durante una manifestazione.


Felipe simpatizza subito con Miguel, che però gli dice di chiamarsi Julio e quando viene portato via dalla cella, gli promette di tornare per aiutarlo. Cosa che prontamente farà in modo alquanto vistoso, ovvero abbattendo la parete della cella che da sulla strada. Miguel resta ferito, ma si lascia condurre dall'uomo nella sua ricca proprietà, dove viene accolto da una sorella alquanto preoccupata dalle battaglie abolizioniste del fratello.


Che i due siano dei nuovi personaggi che apporteranno cambiamenti nella storia è evidente, soprattutto se si pensa a tutto quello che nel frattempo sta succedendo a Santa Marta. Infatti Nicolás è tornato con Morales, portando un corpo vestito con gli abiti di Miguel, praticamente non riconoscibile per via di un colpo sparatogli in faccia.


La prova del corpo dovrebbe soddisfare il dottore che rivendica il sangue dello schiavo per pagare l'offesa subita. Victoria è sconvolta dalla notizia della morte dell'uomo che ama, mentre Tomas in un commosso addio si congeda da quello che crede un altro figlio perso ingiustamente.


Il desiderio di vendetta divampa nel cuore di Victoria, che punta alla distruzione di Nicolás e di tutta la sua famiglia. Riesce abilmente a mettere il figlio contro la madre, che nel frattempo ha scritto in Spagna per indagare sulla Marchesa de Bracamonte. Nicolás non ne vuole sapere di rimandarla indietro, ormai invaghitosi di lei. Così Adela decide di partire e trasferirsi nella loro casa di città pur di non assistere alle loro nozze, organizzate per il giorno successivo.



Victoria si confida con Tomás e Milagros, raccontandogli il cambio di piani. Adesso vuole sposare Nicolás e vendicarsi di lui, riappropriandosi di tutti i suoi beni e liberando tutti gli schiavi. Il padre cerca di farle capire che sposare un uomo che odia non è certo la soluzione ai problemi. Milagros invece l'appoggia come non mai.


Il giorno delle nozze Victoria è pronta a tutto, decisa ad uccidere il marito proprio durante il banchetto, dove sono presenti solo pochi invitati, tra cui il Generale Marquez con i suoi due figli, Alonso e Gabriel. L'uomo vorrebbe combinare un matrimonio tra Isabelita e Alonso, ma la ragazza sembra avere una spiccata preferenza per il secondo.


Intanto il piano di vendetta di Victoria finisce rovinosamente, in quanto l'invito della ragazza al marito, di raggiungerla nella cantina per avere una certa intimità, ha un esito disastroso. La ragazza ha cosparso i gradini di aceto, nella speranza di farlo scivolare dalle scale, ma la persona che cade rovinosamente è la povera Remedios, recatasi lì per cercare altro vino.


La caduta è drammatica, come le conseguenze. Il medico, arrivato poco dopo, dichiara che la donna ha avuto una frattura del bacino in seguito alla quale, per le risorse dell'epoca, non ci sono possibilità di guarigione e davanti alla donna si apre solo una strada di terribile sofferenza. Il piano di Victoria ha finito per colpire la più innocente di tutti. La ragazza disperata piange proprio tra le braccia del marito, che la sostiene ignorando i sentimenti di odio che Victoria nutre per lui.


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