sabato 9 aprile 2016

OUTLANDER 2X1 -" Through a Glass, Darkly" (Attraverso un vetro oscuro)


Mesi e mesi di attesa, con notizie trapelate con il contagocce, una campagna pubblicitaria sapientemente studiata per aumentare le aspettative. Facile arrivare alla visione di questo primo episodio della seconda stagione con un carico di desideri tale che la realtà difficilmente riesce a soddisfare. Eppure magicamente vedendo i primi sessanta minuti la magia è tornata laddove l'avevo lasciata, riuscendo a trascinarmi via, precipitando indietro nel tempo attraverso il cerchio di pietre.


Che dire dopo la visione? Grandissimo, assoluto Tobias Menzies che domina questo primo episodio, supportato da attori assolutamente alla sua altezza. La verità però è che i sapienti autori hanno deciso di regalarci un ritorno che ti strappa il cuore dal petto e lo tiene stretto, in pugno, fino al finale.


I romanzi sono diversi. Quello che ho provato leggendo le prime pagine di L'AMULETO D'AMBRA è stato un senso di frustrazione e tradimento, una furia silenziosa che mi ha portato passo dopo passo a proseguire per cercare una ragione di quello che stavo leggendo. Gli autori della serie invece hanno puntato subito al cuore e allo stomaco dei telespettatori, con quella scena del risveglio sul prato davanti alle pietre di Craigh Na Dun di Claire, una Claire disperata, sconvolta, che vaga per le strade e chiede al primo uomo che incontra l'esito della terribile battaglia di Culloden.


La risposta è dolorosa per lei e per noi, finendo per scoprire l'esito della loro guerra personale per cambiare le cose, già da questo momento. In quel suo pianto disperato c'è un dolore assoluto e un addio senza speranza di reincontro nei confronti di un uomo che noi abbiamo imparato ad amare alla follia, proprio come lei.


Bravissimi i produttori, gli sceneggiatori, nel presentarci una Claire confusa e turbata dai rumori della modernità, insofferente al caos, dopo i grandi, sconfinati silenzi della Scozia. Ed ecco Frank, l'uomo che l'ha amata, che lei amava prima di Jamie, prima di questa sua folle avventura nel passato. Lui rivede la donna persa e magicamente ritrovata, ma quando si avvicina e vuole toccarla Claire vede solo Black Jack Randall. Adoro il modo in cui hanno trasmesso questa sensazione, come il suo desiderio disperato di rintracciare Jamie nei libri di storia.


Ovviamente Mrs Graham crede ad ogni parola che la donna racconta, mentre gli altri temono anche di indagare su quei vestiti originali del XVIII secolo che valgono un patrimonio e che non si capisce da dove siano saltati fuori.


E mentre Frank è diviso tra dolore e speranza, arriviamo alla confessione di Claire, dove lei decide di aprirgli il suo cuore e raccontargli ogni cosa, una verità assurda che lui vuole accettare solo per riaverla con sé ed in questo discorso a due, intimo e assoluto, il dolore, la rabbia, l'assenza emergono attraverso Frank grazie ad una recitazione emozionante e assoluta di Tobias Menzies che ci ha fatto rabbrividire nei panni di Jack Randall e che qui riesce a toccare le corde degli animi più sensibili grazie alla sincerità assoluta della sua sofferenza.


Un altro momento alto a mio avviso è la conversazione tra Frank ed il Reverendo, quando l'uomo gli dice che Claire aspetta un bambino da quel padre fantasma che è diventato la sua ossessione. Il reverendo vuole parlargli di Dio, di Maria e Giuseppe, ma Frank è fatto di carne ed in questo momento pensa solo ad un altro uomo che ha avuto Claire e che le ha dato un figlio che lui mai potrà avere.


Ed eccolo il piccolo Roger che con una sola parola rivolta al Reverendo svela il mistero della paternità e Frank decide di essere il padre di un figlio solo e di ricominciare daccapo con Claire mettendo una pietra sul passato. Lei promette di non cercare più Jamie, convinta di fare quello che anche il suo indimenticabile marito le ha chiesto, ovvero lasciarlo andare.


La partenza per il nuovo mondo, l'arrivo in America (bellissima la visione di questa città anni quaranta), è solo un pretesto per permetterci un nuovo salto indietro, laddove è rimasto parte del suo cuore (e del nostro!).


Sbarcando con Claire, Jamie e Murtagh al porto di Le Havre, ritroviamo una storia familiare, personaggi che ormai sono parte di noi, riprendendo la storia esattamente nel punto in cui l'abbiamo lasciata, con Claire determinata a salvare la Scozia, Jamie ancora tormentato da Black Jack Randall e Murtagh pronto a dare la sua vita per loro.


Ma con la Francia arrivano anche nuovi amici o alleati come Jared, e nemici potenti, le Comte de Saint Germaine, come al solito grazie alla nostra eroina che non riesce a rimanere quieta. Bellissima tutta la parte recitata in francese, aprendoci davvero le porte di un nuovo mondo che si svelerà soltanto con il prossimo episodio. Come inizio comunque assolutamente spettacolare.

VOTO: 10

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