domenica 8 maggio 2016

OUTLANDER - ULTIMATELY RESURRECTION (2X5)


La visione di ogni nuovo episodio della seconda stagione si sta rivelando un'altalena di emozioni che mi riempiono e mi lasciano felice, turbata, speranzosa, desiderosa di un annuncio di una terza che ancora non avviene.  Dopo il quinto capitolo, provo tenerezza, simpatia, preoccupazione e decisamente rabbia, rabbia nei confronti di Claire che, nel corso della sua lunga vita (almeno nei libri) ho amato molto, tranne in un preciso momento, ovvero quello riportato sullo schermo durante questa puntata. Ahi Claire, quanto ti ho detestato!


Se la puntata inizia in tenerezza ed armonia, con Jaime che torna a casa dalla Bastiglia, dopo aver chiarito la sua innocenza nella faccenda di Mary Hawkins, trovando sul divano la sua famiglia (Claire incinta della sua bambina ed il piccolo Fergus che dorme sul divano), la tranquillità è di breve durata soprattutto con la ricomparsa in scena del grande nemico.


Mentre Jamie conforta Murtagh che si sente responsabile di quello che è successo alla piccola Mary e per quanto ha rischiato Claire, regalandoci un altro momento di complicità e dolcezze virile tra di loro, Claire va dalla giovane Hawkins (tenera, addolorata, traumatizzata e allo stesso tempo ostinatamente innamorata) e anche se cerca di aiutarla, quando la ragazza le consegna una lettera da dare ad Alex Randall, ecco che scatta in Claire una vena di egoismo che pur comprensivo mi ha sempre fatto infuriare.


Lei non vuole che la ragazza sposi Alex perché sa che la storia racconta un matrimonio diverso, ovvero quello della giovane con il terribile Jack Randall. Claire tentenna; è quasi tentata di bruciare la lettera che scagiona Alex dall'accusa di violenza, poi entra in ragione ed il ragazzo viene liberato.


Quando i due si incontrano nei giardini, lei però consiglia al giovane Randall di farsi da parte, dicendogli di non poter assicurare alla ragazza un futuro felice, essendo malato, ormai senza un impiego (in quanto Sandringham lo ha licenziato) e con nessuna prospettiva. Lui la ama e sa che tutto quello che Claire sta dicendo è vero. La verità è che lei cerca di salvare il futuro e l'esistenza di Frank, sacrificando un amore puro come quello di Alex e Mary e consegnando una ragazzina sventurata nelle fauci di un lupo come Randall.


Mentre Claire e Jamie scoprono che Charles ha avuto la promessa di diecimila sterline per finanziare la sua causa dal conte di Saint Germain, interessato a commerciare dei vini dal Portogallo, i due sono stati invitati a corte per la passeggiata reale.


Qui avviene la grande resurrezione, ovvero il terribile nemico, che avevamo lasciato sanguinante in un buio corridoio della prigione di Wentworth, ricompare in tutto il suo arrogante splendore, in pieno giorno ed in piena luce. Sembra quasi strano vedere Randall sotto il sole, dopo esserci così fortemente convinti della sua oscurità.


Claire e Jack si confrontano e la tensione è palpabile e forte. Solo l'arrivo del Re, con la sua aria frivola e scanzonata, arrogante ed effeminata, riesce a smorzare la tensione del momento. Claire odia Jack per tutto quello che ha fatto a Jamie, uomo che ama come non ha mai amato Frank. Basti pensare ad un altro momento di tenerezza tra i due, ovvero quando lui le regala i cucchiai per il bambino che verrà e la rassicura sulle sue paure, dicendole che impareranno insieme ad essere genitori.


Eppure Claire prova un senso di colpa per aver abbandonato Frank, per avergli preferito Jamie e l'affetto sincero che ha sempre provato per il primo marito la inducono a fare di tutto pur di non compromettere la sua stessa esistenza, persino un atto come quello di permettere a Randall di continuare a vivere.

Quando Jamie compare e sorprende i due davanti al Re, la sua mano scivola sulla spada, come se fosse tentato, ma estrarre un'arma davanti al Re di Francia sarebbe altissimo tradimento e in qualche modo si contiene, solo il tempo di qualche convenevole. Poi si allontana con Claire di qualche passo, per poi risalire il sentiero e scambiarsi qualche frase con il suo grande nemico, quasi una conversazione amichevole, tanto che Randall gli accarezza il petto quasi nostalgico.


Ovviamente non è uno scambio di battute tra amanti, ma una vera e propria dichiarazione di guerra. Jamie ha preteso il duello e la morte di uno dei due e Randall ha accettato. Una volta ritornati a casa Murtagh e Jamie parlando di come organizzare il duello. Lui è deciso e sembra che nulla possa fargli cambiare idea. Claire è disperata perché non vuole che lui rischi la vita o il carcere (in quanto i duelli sono illegali), ma soprattutto non vuole che Frank muoia.


Ed ecco il momento in cui Claire ha rischiato di perdere tutte le mie simpatie. Lui è disperato, sconvolto, perché il ritorno di Randall ha riaperto tutte le use ferite, risvegliati i suoi incubi, tenuti a bada a fatica durante il giorno, e sa che solo la morte di Jack potrà in qualche modo sanare alcune ferite. Lei però gli chiede un sacrificio, quello di aspettare un anno e quando vede che lui non sembra disposto, gli rinfaccia la vita che gli ha salvato, appellandosi ad un onore che conosce e sa non gli permetterà di sottrarsi a quanto gli chiede. Jamie promette di risparmiare la vita di Randall per un anno, in modo da dare il tempo alla povera Mary di rimanere incinta del mostro di Jack. E in questo mi verrebbe da chiedere a Claire quale giustizia ci sia nel far si che un innocente debba subire un tale destino.


Jamie si sente tradito da lei e con lui anch'io, sebbene sappia poi come andranno le cose, la scena resta difficile da digerire, anche se recitata benissimo, come al solito.


Episodio emozionante, con una fotografia pittoria (basti pensare alla scena di Jamie che controlla i vini nel suo ufficio e la luce della finestra lo illumina come un dipinto), costumi opulente e bellissimi, tutto curato nei più minimi dettagli.

VOTO: 9


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