domenica 8 maggio 2016

TEMPESTA D'AMORE di Mariangela Camocardi

Mariangela Camocardi è una delle penne italiane che ancora mi mancava in questa mia riscoperta dell'Italia e dei suoi talenti. Per anni sono stata un'esterofila convinta, ma in questa fase della mia vita sto ricoprendo tutte le bellezza che rendono unico un paese come l'Italia e piano piano mi sto appassionando a vicende che hanno come contesto paesaggi unici al mondo, come i nostri.

Tra i libri della collezione ORO ho trovato questo romanzo di diversi anni fa, TEMPESTA D'AMORE, e incuriosita dalla trama ho deciso di tentare l'avventura e alla fine sono soddisfatta del tentativo. Il punto di forza è indubbiamente la trama, piena di avvenimenti, di vicende, di personaggi che ti inducono a seguire la vita della nostra eroina, ovvero Valentina, dalla sua tormentata nascita, fino alla fine.

Questo è quello che chiamo un vero "romance" con una storia che non si limita a lei e lui che si incontrano e si innamorano, ma piuttosto si racconta di una vita, di segreti nascosti e svelati, con un intreccio che permette di riflettere il contesto sociale e politico sulla vita dei suoi personaggi. Le prime cento pagine i due protagonisti neanche si incontrano, ma questo nulla toglie alla bellezza del racconto.


Ci sembra di vedere Valentina che vive spensierata con la madre adottiva Rosa, preoccupata dalla sua crescente avvenenza. Ci indigniamo quando il signorotto del paese cerca di approfittarsi di lei, sperando di farne la sua amante, e tifiamo con lei quando la ragazza riesce a fuggire con una roccambolesca avventura che la porta a fingersi una suora su un carretto che trasporta apparentemente un'ammalata contagiosa.

Quando Valentina alla fine arriva in Piemonte, nella villa dei Montalto, ormai già abbiamo imparato ad amarla e ci aspettiamo che anche gli abitanti della casa facciano altrettanto. Lo farà subito Caterina, che messa a conoscenza delle vicende della ragazza, l'adotta subito, ignorando il vero legame che le unisce. Si innamora di lei subito anche Riccardo, anche se in maniera spassionata, tipica del suo carattere. La odia subito invece Violante, che si sente minacciata dalla sua bellezza.
Ed eccoci arrivati a Luca, il figlio adottivo di Caterina.

A mio parere la vera tempesta è quella che provoca proprio lui, con il suo carattere turbolento, passionale ed a volte insicuro. Luca ci viene presentato come un uomo assennato, tutto dedito alla famiglia e al lavoro, che dopo il suo precedente matrimonio, poco si interessa ai piaceri della vita, almeno secondo quello che racconta Riccardo, che ha con lui un rapporto conflittuale.

La verità è che Luca ha sofferto molto per il tradimento della sua prima moglie ed in qualche modo è pronto a credere sempre il peggio di qualsiasi donna che lo avvicina. Valentina lo colpisce indubbiamente per la sua bellezza, la sua tenacia, ma ha quasi paura di innamorarsi e questo lo induce spesso ad essere aggressivo nei suoi confronti, oltre ogni logica.

Confesso che più di una volta la donna contemporanea che c'è in me lo avrebbe voluto colpire in testa con un bastone e poi seppellirlo in giardino per il modo in cui trattava Valentina. I momenti in cui la gelosia si fa da parte sicuramente sono i migliori, quelli dove lui riesce in qualche modo a credere nell'amore ed in lei, ovvero quei brevi momenti di tregua dalla tempesta, che poi puntualmente si riscatena, più violenta di prima.

La storia è bella ed avvincente. Il finale mi lascia qualche perplessità, con lo strano pentimento del Barone che arriva con la sua strana proposta di nozze. Inoltre avrei dato più spazio alla rivelazione del legame tra Valentina e Caterina. Nel suo insieme resta comunque sicuramente un bel romanzo.

VOTO: 6 1/2

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