lunedì 23 gennaio 2017

LE LEGGI DEGLI DEI E DEGLI UOMINI - Stagione 4 - Episodio 6


Confesso di amare il personaggio di Tyrion Lannister e gli auguro di riuscire a superare il processo e di mandare al diavolo tutta la sua insopportabile famiglia. Il processo contro di lui per la morte di Joffrey è solo un pretesto per ognuno di loro di esternare un risentimento che affonda le radici nella sua stessa nascita e nei vari odi personali. Il solo che cerca in qualche modo di salvarlo è Jaime, che chiede al padre di risparmiare la vita del fratello ed in cambio accetterà il ruolo che gli è stato dato e abbandonerà la guardia reale.


Tywin accetta la proposta, ma l'arrivo di Shae a testimoniare contro Tyrion è il colpo finale che fa precipitare la situazione e sicuramente è il momento di massima tensione. Non capisco il comportamento di Shae. Anche se Tyrion le ha spezzato il cuore mandandola via, era chiaro come il sole che il suo obiettivo era quello di proteggerla e di salvarla dagli intrighi della corte. La pugnalata data a Tyrion è stato un colpo decisamente basso.


Amareggiato e addolorato, Tyrion rinfaccia l'odio di tutta la sua famiglia nei suoi confronti e rinnegando la legge degli uomini (da sempre ingiusta nei suoi confronti) richiede un giudizio degli dei, attraverso uno scontro con un campione.
E la difficile amministrazione della giustizia è anche quello con cui è alle prese Daenerys. Nella Grande Piramide, la ragazza accoglie i vari supplicanti con le loro richieste. Se è facile restituire ad un capraio la somma persa per colpa del drago Drogon, più complicato è cedere alla richiesta di un aristocratico che vuole seppellire il corpo del padre ucciso da lei stessa. La vendetta e la giustizia sono a volte separate da un confine sottile.


Altro episodio da sottolineare è il tentativo di Yara Greyjoy di salvare il fratello Theon dalle grinfie del sadico Ramsey, ma Theon è completamente impazzito per le sevizie subite e la ragazza non riesce a convincerlo a fuggire. Ramsey, compiaciuto del comportamento di Reek, come adesso lui lo chiama, gli dice che ha bisogno di lui perché finga di essere Theon Greyjoy per entrare nel Moat Cailin per suo conto.


Ma tutto il resto è fumo e la scena cruciale è quella del processo, dove Tyrion Lannister gioca le sue ultime carte pur di salvarsi.

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