giovedì 19 gennaio 2017

LE PIOGGE DI CASTAMERE - Stagione 3 - Episodio 9


Sono senza parole. Mi chiedo che creatura sadica viva dentro di me che mi induce a seguire questa storia. Certo, è innegabile che sia girata benissimo, che ha il fascino oscuro e perverso di un racconto medievale, pieno di incanto ed orrore, ma quando i buoni soccombono dentro di me qualcosa si ribella, soprattutto perché se nella vita reale mi devo rassegnare ad accettarlo, in quella che fa riferimento all'immaginario mi auguro sempre qualcosa di più positivo.


Lo so che Robb Stark, il Re del Nord, doveva soccombere. Lo avevo letto da tutte le parti e sapevo che Richard Madden ci avrebbe ad un certo punto lasciati per altre avventure, che infondo il suo era un  personaggio positivo, pieno di ideali, ma decisamente debole per poter governare, ma questo nulla toglie alla drammaticità di questo episodio e ad un banchetto nuziale degno della tradizione più cupa shakespeariana. 


L'idea che Walder Fray possa aver perdonato il fatto che Robb abbia violato i voti e che possa accettare come sostituto dello sposto Lord Edmure Tully è stata un'ingenuità pagata duramente. La presenza di Talisa inoltre è stata vista come l'offesa maggiore e la prima a cadere è stata proprio lei. Dopo le nozze, dopo il banchetto, quando gli sposi sono stati portati via verso il talamo nuziale, le porte si sono chiuse e la prima a capire tutto è stata proprio Catelyn.


Robb cade sotto i colpi del nemico, senza possibilità di salvezza, dopo aver vissuto l'omicidio della moglie che aspettava un figlio suo a cui avrebbero dato il nome di Ned. Il Re del Nord muore trascinandosi accanto al corpo della donna amata, sotto gli occhi disperati della madre che nulla può per frenare la vendetta Fray. E fuori dal castello, mentre continua la mattanza, arriva la piccola Arya, mai così vicina a tutti loro.


E questa puntata è stata quella in cui gli Stark si sono tutti riavvicinati, prima della nuova separazione che li porterà sicuramente ancora lontano. Se la piccola Arya non riesce a vedere per l'ultima volta né il fratello né la madre, allontanata dal Mastino che in qualche modo le salva la vita, il piccolo Bran e Rickon sono rifugiati in una torre, dove arrivano anche i Bruti.


Nel loro gruppo c'è anche Jon che rifiuta di uccidere un vecchio a cui hanno rubato i cavalli. Quando il gruppo si rende conto che l'uomo ha solo finto di stare dalla loro parte, inizia la battaglia. Bran, rinchiuso nella torre, riesce ad entrare nel corpo dei lupi e ad aiutare Jon, che scappa abbandonando Ygritte, senza sapere quanto sia stato vicino a suo fratello.


Altro momento caldo è sicuramente quello della battaglia a Yunkai, dove gli uomini di Daenerys (Daario, Verme Grigio e Ser Jorah) riescono ad avere la meglio sui loro avversari e a portare alla madre dei draghi il vessillo della città.


Poco contano però le vittorie con un finale così tragico. Abbiamo perso il Re del Nord e nulla ce lo restituirà e il senso di perdita e di tragedia è tale che nessun finale di stagione potrà risollevarci. Adesso spero solo che Daenerys ce la faccia prima o poi a varcare il Mare Stretto e a ridurre in cenere questo regno infausto dove a trionfare sono i subdoli, gli infami e i senza gloria.

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