sabato 11 marzo 2017

SCANDALI INNOCENTI di Helen Dickson


A volte un riassunto di un libro, uno di quelli che trovi sul retro di un libro dalla copertina accattivante, ha il potere di fuorviare il lettore. Ti aspetti un certo tipo di storia perché in poche frasi sintetiche si cerca di racchiudere il succo della questione, del tipo "il seducente Duca di Xland incontra per caso in riva al lago una bellissima fanciulla che passeggia. Grande passione scoppia tra i due. Lui la seduce, ma ci sono i fantasmi del passato (ci sono sempre in tutti i romance) che tornano a tormentare la coppia di amanti". Poi cominci a leggere e ti ritrovi tra le mani tutta un'altra storia e ti chiedi chi si sia occupato di quella descrizione riassuntiva e fuorviante che è servita solo ad accrescere un certo punto interrogativo nella tua mente. È quello che mi è capitato con SCANDALI INNOCENTI di Helen Dickson.


L'incontro con questa scrittrice c'era stato qualche mese fa, quando tra le mani mi era capitato PRIGIONIERA DEL CONTE, con un'altra storia di ambientazione scozzese e con un'epoca che ho sempre amato dai lontani cartoni animati alla Lady Oscar a la Stella della Senna, ovvero un Settecento problematico, ma pieno di spunti interessanti, con idee nuove in fermento e rivoluzioni che scoppiano trasformando popoli e continenti.  Qui ci troviamo difronte alla prima rivolta giacobita, ovvero a quando gli scozzesi, sostenitori (quasi nella loro totalità) del re cattolico Giacomo Stuart, cercando di finanziare un suo ritorno in Inghilterra per scacciare dal trono la regina Anna.  L'eroina di turno è la bellissima (e sottolineo bellissima in quanto l'autrice non si stanca di utilizzare quest'aggettivo ogni volta che lei compare in scena) Christina Atherton.


Un bel mattino la giovane si ferma sulle sponde del laghetto che si trova presso il suo castello e scorge un uomo che si sta facendo il bagno. Si tratta di Simon Rockley, ex soldato al servizio della Corona, che subito la colpisce per la sua avvenenza. Simon resta ovviamente a sua volta colpito dalla bellezza e soprattutto dall'innocenza della giovane, che incontrerà poco dopo nel suo castello, in quanto invitato dal fratello di lei, William, uomo debole e dedito al gioco. 


È proprio la debolezza del ragazzo il problema principale di Christina. Il giovane infatti si è indebitato con un personaggio losco e pericoloso, Bucklow, a capo di una banda di ladri che assalta le ricche carrozza della zona. Simon è stato incaricato di indagare sui crimini e la sua è in realtà anche una lotta personale, in quanto il criminale ha ucciso in un assalto la figlia del fratello, che è rimasto a sua volta gravemente ferito.


L'attrazione tra Simon e Christina è molto forte, come vuole la prassi in questo genere di storie, ma Simon sospetta che la giovane sia in qualche modo coinvolta negli intrighi di Bucklow. Questi infatti utilizza i sotterranei del loro castello per nascondere la mercanzia rubata, minacciando di trascinare nel fango William, Inoltre il bandito è attratto in maniera molto forte dalla nostra eroina e più di una volta cerca di approfittare di lei.


Simon cerca in tutti i modi di scoprire il segreto che la ragazza nasconde, lottando contro l'attrazione che prova per lei, in quanto la reputa troppo innocente per il suo desiderio, ma quando un giorno la segue e scopre che si è recata ad un appuntamento con Bucklow in una locanda malfamata, e li sorprende in un atteggiamento compromettente, la sua furia è totale, reputandola una seduttrice ed una bugiarda. Christina dovrà lottare per riconquistare la sua stima e allo stesso tempo salvare suo fratello dalle minacce sempre più pesanti di Bucklow, che si rivela essere un giacobita convinto, pronto a tutto pur di aiutare il ritorno di uno Stuart al trono.


La trama c'è tutta, con la giusta dose di sensualità. Quello che un po' mi ha infastidito è stato una certa tendenza della scrittrice a descrivere la protagonista in termini eccezionali, con l'insistenza ossessiva sulla sua bellezza, come a dire che Christina abbagliava tutti semplicemente per la sua estetica. Per il resto il racconto è abbastanza interessante, con una giusta combinazione di elementi di avventura e di passione, con una spruzzatina di storia ed un contorno di romanticismo. Piacevole.

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