sabato 1 aprile 2017

L'ANGELO DI NESSUNO di Karen Robards


Non avevo nessuna idea della trama di questo romanzo, ma ero alla ricerca di qualcosa che mi potesse distrarre. Ci sono momenti nella vita che proprio non ci va di impegnarci più di tanto e nella lettura, piuttosto che uno specchio che possa in qualche modo permetterci di leggere la realtà ad uno strato più profondo di quello abituale, vogliamo davvero solo essere presi per mano e portati lontano, laddove tutto è semplice e appassionato. Quindi mi sono buttata in questo volume, convinta che potesse in qualche modo appagare il mio desiderio di avventura. 


Ogni libro in qualche modo può essere considerato tale, che poi sia bella oppure no resta comunque un'esperienza, molte volte da fare. Le vicende di L'ANGELO DI NESSUNO ci catapultano in un mercato del nuovo mondo, nel XVIII secolo, dove quattro sorelle sono alle prese con una discussione pratico-filosofica sulla schiavitù: una sorella "incantevole, due passabili ed una decisamente Tozza" - secondo il pensiero del protagonista.


Fin qui tutto sommato nessuna novità. Ci troviamo nel filone di "lui" bello ed impossibile e "lei" che in qualche modo oscilla tra lo sciatto e la trascurata, che ovviamente poi fiorisce agli occhi di lui diventando bellissima, grazie al potere dell'amore. Filone che il più delle volte mi diverte molto di più di lei bellissima che abbaglia lui con il suo fascino. Il più delle volte in questo tipo di libro mi viene da dire al protagonista: "capirai che fatica e che novità! Sei sicuro che si chiami amore quello che provi e che sia il cuore ad essere coinvolti e niente che si trovi un po' più in basso?" Quindi il lui che vede la bellezza di lei oltre la facciata esteriore tendenzialmente mi convince, anche se so che non è nessuna novità. 

.L'originalità della storia della Robards è tutta in un capovolgimento di ruoli, in questa fase iniziale, in quanto la bellezza di lui è ad una prima occhiata, molto meno evidente del solito,  in quanto le frustate e la condizione animale in cui è ridotto ci impediscono di capirlo. Certo sembra piuttosto pericoloso e questo ci piace!


Susannah, la Tozza, è in realtà il capofamiglia che ha deciso che, a prescindere dagli scrupoli morali, comprerà uno degli schiavi che vengono dal vecchio mondo e gli affiderà tutti quei lavori in casa che loro non riescono a fare.Certo a spingerla alla fine ad acquistare proprio lui, Ian Connelley, un aristocratico inglese ridotto in schiavitù, è alla fine il fastidio per Mr Geer che le tallona, ed uno strano senso di pietà.


L'arrivo di Connelley nella vita delle sorelle Redmon è lungi dall'essere la soluzione a tutti i loro problemi, anche perché l'aristocratico decaduto ben presto comincia ad esercitare il suo fascino e Susannah cerca di proteggere le sue sorelle da questo personaggio pericolosa, senza però essere immune al suo fascino. 


Il nostro lui è stranamente intelligente ed astuto, capace di affrontare le situazioni più controverse e a fare buon viso a cattivo gioco, affrontando con determinazione anche il capovolgimento del suo destino, finendo per innamorarsi dell'eroina più improbabile, che nasconde una natura generosa ed appassionata. 


Interessante anche la trama, con Ian che dovrà lottare per vendicarsi di quelli che lo hanno tradito, per riconquistare tutto quanto perduto e allo stesso tempo assicurarsi un amore imprevisto, arrivato nella sua vita quando meno se lo aspettava. 


Romanzo che, malgrado i suoi anni,  non ha deluso le mie aspettative, con il famoso ritorno in Inghilterra che chiarisce tutti i vari punti oscuri della storia. Certo sul finale si ha una lieve impressione di fretta e superficialità, con tutto che precipita troppo rapidamente, ma la bellezza è tutta nei due protagonisti, con i loro caratteri spigolosi ed appassionati, nell'originalità del capovolgimento dei ruoli ed in un'autrice decisamente di mestiere, nel senso più nobile del termine. Da consigliare.

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