sabato 13 maggio 2017

INSIEME CON I LUPI di Nicholas Evans


Il mio rapporto con Nicholas Evans è stato piuttosto complicato, se di rapporto si può parlare dopo solo un incontro ed un burrascoso addio. Avevo sentito parlare del suo libro sicuramente più celebre, L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI, e ne ero rimasta affascinata. Aveva tutte le potenzialità per colpirmi ed ero disposta ad amarlo come solo certi libri si lasciano amare. Eppure pian piano che proseguivo con la lettura un senso di insofferenza e di astio si sviluppava dentro di me, convinta che la fine volutamente tragica, non per forza richiesta dalla trama, sarebbe arrivata come un colpo d'ascia dividendo i nostri cammini per sempre. Così fu e per anni ogni volta che sentivo il suo nome provavo una sensazione molesta e non mi lasciavo tentare.


Poi un pomeriggio di qualche tempo fa, mentre riordinavo i libri nella mia libreria, ho scoperto (non so come né quando) di avere un altro testo sempre suo, INSIEME CON I LUPI. La trama, come al solito, aveva un certo non so ché e, stufa dei soliti romanzi rosa prevedibili ed abusati, mi sono sentita matura per questo nuovo incontro. E alla fine reputo di aver fatto bene a concedergli una seconda possibilità.


INSIEME CON I LUPI racconta della piccola cittadina di Hope nel Montana dove gli uomini sono costretti a vivere a contatto con una natura oggi tutelata dal Governo Centrale che considera i lupi animali protetti ed è impegnato in vari progetti per farli reinserire negli ambienti un tempo a loro congeniali. A capo di questa piccola comunità c'è Buck Calder, ricchissimo allevatore della zona, uomo violento e machista, che domina incontrastato come un vero capo tutti gli altri uomini della zona. Sposato con una donna remissiva, con due figlie femmine e Luke, il figlio maschio destinato ad ereditare il suo impero, l'uomo guarda con astio all'ingerenza esterna nella sua piccola comunità e vorrebbe fare del figlio l'uomo duro e deciso che reputa degno del suo nome.


Luke è un ragazzino di soli 18 anni, balbuziente e solitario, pacifista ed amante della natura, che cerca di vivere la sua esistenza, sfuggendo al padre padrone, alle risatine dei suoi coetanei, e cercando di capire cosa fare della sua vita. Un giorno un lupo attacca ed uccide il cane di Kate, la sorella di Luke, e questo scatena la reazione violenta di Buck, convinto che gli animali lasciati in libertà dal governo siano una minaccia per tutti gli abitanti di Hope e per il loro bestiame.


Chiamati a monitorare la situazione, arrivano anche Dan Prior ed Helen Ross. Quest'ultima è una trentenne dalla vita incasinata, appena reduce da una dolorosa separazione dall'uomo che credeva fosse destinato a starle a fianco, ma che si è rivelato l'ennesima delusione. Toccherà a Helen il compito di posizionare delle trappole per controllare i lupi, monitorarli e poi verificare se effettivamente sono creature pericolose e quindi bisognose si essere trasferite.


Il suo arrivo suscita subito l'ostilità di Buck Calder, pronto ad organizzare una vera e propria caccia al lupo e alla biologa appena arrivata in città. Mentre Helen comincia ad entrare in contatto con la piccola comunità di Hope, si rende conto che qualcuno sta sabotando le sue trappole, tenendo lontani i lupi. Una notte sorprende il responsabile nel bosco e scopre che si tratta di Luke, il bellissimo figlio di Buck Calder, timido e solitario, deciso a tutto pur di aiutare una famiglia di lupi che si aggira tra le montagne.


Mentre i due giovani, pur divisi dall'età, dall'esperienza e dalle origini, si ritrovano a collaborare a stretto contatto, scoprendo di essere simili nelle cose fondamentali della vita, come la percezione dell'altro, della natura e del mondo intorno a loro, la rabbia degli abitanti di Hope viene alimentata sempre di più dallo stesso Buck, deciso a tutto pur di eliminare quelli che avverte come una minaccia, arrivando anche ad ingaggiare un vecchio cacciatore.


Storia scritta con una penna sapiente, dove la natura la fa da padrona e dove la violenza dell'uomo a volte è più drammatica e sconvolgente di quella degli animali. Se Helen emerge dalla pagina per le sue fragilità umane, per le sue insicurezze che la inducono a cercare un sostegno negli altri, incapace di trovarlo dentro di sé, è Luke che domina incontrastato e con cui il lettore entra in sintonia: un ragazzo sensibile e dall'animo attento che rischia di essere schiacciato dalla prepotenza del padre, L'incontro con Helen lo libererà di molti blocchi e lo aiuterà a venire allo scoperto.


Se in L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI il finale in qualche modo mi era apparto volutamente drammatico, senza che ce ne fosse bisogno, qui il lieto fine appare volutamente cercato, anche perché l'esito tragico, seppur doloroso, non sarebbe stato proprio una forzatura, in quanto Buck capirà nel modo più drammatico l'assurdità del suo odio e del suo disprezzo per i lupi. Per fortuna a consolarci delle tante perdite nel libro, arriverà il finale dolce e amaro. Dopo tante letture dove la coppia dei protagonisti si muove in un ambiente fumoso, dove le altre figure presenti sono solo uno schizzo senza profondità, avevo proprio bisogno di una lettura di questo tipo, ricca e sincera, imprevedibile ed interessante. Non certo un capolavoro, ma un libro onesto e sicuramente migliore di L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI. 



FRASI TRATTE DAL LIBRO



La perdita di un figlio è un abisso da cui poche famiglie riemergono. alcuni riescono ad arrampicarsi nuovamente verso la luce, altri rimangono al buio per sempre. I Calder avevano trovato una sorta di fioco bagliore sotterraneo, anche se ciascuno vi era giunto per la propria strada. La morte del primogenito era sembrata colpire la famiglia con una forza centrifuga. I suoi membri non erano riusciti a trovare conforto nella condivisione del cordoglio, e si erano allontanati come naufraghi ognuno verso una riva differente, come se temessero, aiutando gli altri, di venire sommersi dalle onde del loro dolore.


***


Laddove una volta vi era stata la vita, ora c'era la morte. Ed era la morte, in quel modo, a sostenere la vita. E in quel patto sanguinario, tanti i vivi quanto i morti si univano in un cerchio antico e immutabile come l'arco tracciato in cielo dalla luna.


***


"Me ne vado", disse. Sentì il sangue colargli dall'angolo della bocca, vide che il padre l'aveva notato e credette di distinguere una pallida scintilla di dubbio nei suoi freddi occhi grigi."Torna al lavoro.""Nossignore, me ne vado.""Se lo fai, non rimetterai mai più piede in questa casa.""N-non è casa mia. Non lo è mai stata."
(Luke e Buck Calder)


***


"Che cosa c'è in queste creature che scatena un odio così profondo?""Nei lupi? Non lo so. Forse sono troppo simili a noi, e guardandoli vediamo noi stessi. Animali socievoli, affettuosi e pieni d'amore, ma in grado di trasformarsi in abilissimi assassini."Eleanor rifletté per qualche secondo."Forse c'è anche un po' d'invidia.""Di cosa?""Del fatto che siano ancora parte di una natura che noi abbiamo ormai dimenticato."

(Eleanor ed Helen) 
 

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