sabato 1 luglio 2017

INDIMENTICABILE di Abbi Glines


Questo avrebbe dovuto essere l'ultimo appuntamento con Rush e Blaire, il tanto atteso coronamento di un amore che ci ha fatto soffrire e palpitare nei romanzi precedenti. Pur avendo apprezzato l'idea di vederli finalmente felici, qualcosa dentro di me ha cominciato a chiedersi se c'è davvero bisogno di continuare a presentarci una coppia che già ci ha dato tanto. La verità è che questo terzo romanzo non ci porta molto avanti e non assistiamo a nulla di fondamentale ed essenziale per quanto riguarda la loro storia.


Rush e Blaire si amano alla follia, aspettano un bambino e vogliono sposarsi quanto prima, soprattutto consapevoli che nulla riuscirà a fargli guadagnare l'approvazione di Nan e della madre di Rush. Ma infondo a loro non importa. Compare finalmente Dean Finley, la leggenda del rock, un uomo accattivante, ma fondamentalmente immaturo, che continua a vivere una vita vuota, passando da una donna all'altra, sempre più giovani, senza riuscire a trovare un senso profondo alla sua esistenza, come invece è successo per il figlio.


Blaire cerca di incoraggiare Rush ad appianare il suo rapporto con Nan, al punto di offrirsi di accompagnarlo nella grande villa di Los Angeles dove suo padre vive con Kiro, il cantante del gruppo rock di cui fa parte. Kiro è il vero padre di Nan e questa scoperta ha fatto precipitare la ragazza ancora di più nella follia. Rush si lascia convincere, ma una volta arrivati lì ricadiamo nuovamente nella routine solitaria dell'isteria di Nan, che non riesce a vivere senza che i riflettori siano puntati su di lei.


Blaire avverte nuovamente il senso di solitudine e quando si sente male ed è costretta ad affrontare il medico senza Rush, perso dietro la sorella ed il suo ennesimo colpo di testa, stanca di lottare decide di raggiungere il padre senza dire nulla al fidanzato. Il rapporto ricucito con l'uomo, che ha lasciato la madre di Rush, è sicuramente una boccata d'aria, anche se la storia del fratello ritrovato è piuttosto forzata e superflua, quasi l'autrice l'abbia inserita per riempire un vuoto fondamentale nella storia ormai già sviscerata di questa coppia. 


I due si riconcilieranno e affronteranno i preparativi del matrimonio che faranno finalmente di Blaire la signora Finley. Ma la verità è che questo romanzo vale la pena di leggerlo soprattutto per gli altri personaggi, ovvero Woods, l'accativante datore di lavoro di Blaire, deciso a non perdere il suo cuore per nessuna, ma che qui scopriamo essersi legato ad una strana ragazza, Della, il tipo che lui aveva deciso di tenere a distanza. 


Una menzione a parte merita anche Grant, il quasi fratello di Rush, che fin dal primo romanzo aveva conquistato le nostre simpatie quando aveva riempito il serbatoio del pick up di Blaire la notte del suo arrivo. Grant è un personaggio scanzonato e piacevole, ma quando scopriamo che si è lasciato irretire dalla bellissima e instabile Nan è apparso quasi un delitto e lo spreco di un personaggio.


A salvarlo dalle spire tortuose della sorella di Rush arriva Harlow, la figlia di Kiro: timidissima con gli uomini, solitaria e non interessata a piacere a tutti i costi che, durante il matrimonio di Rush e Blaire colpisce al cuore il nostro Grant.


Tutti questi riferimenti a personaggi a cui la Glines a dedicato altri volumi della saga non fanno che suscitare la curiosità per gli altri ragazzi di Rosemary Beach, come il leggendario Tripp Network, sparito per sempre e lasciandosi alle spalle il patrimonio milionario della sua famiglia. Ognuno di loro sembra avere una storia interessante da raccontare. Speriamo che l'editoria italiana dia loro la possibilità di raccontarla. 


FRASI TRATTE DAL ROMANZO


— Quando è entrata qui per la prima volta, mi è bastato metterle gli occhi addosso per provare attrazione… Ma fin lì niente di speciale, no? Poi però ho iniziato a conoscerla. Ed era diversa da qualsiasi altra ragazza avessi incontrato. La vita le aveva riservato dei momenti difficilissimi, ma lei stava lottando per sopravvivere. Non aveva intenzione di arrendersi né di abbassare la testa, e io l’ho ammirata per questo. Poi… ho provato una volta, e lì basta, ho perso la testa. Blaire è tutto ciò che vorrei essere.


***


So I’m standing here, oh girl, you know,     
  after all that we’ve been through we couldn’t let it go
and as long as I’m alive, in your eyes I’ll stare,
holding you so close, I’ll solemnly swear
that I have fallen too far,
that I have fallen too far, too far for you.
For you…
(Canzone di Rush )

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