sabato 1 luglio 2017

INSUPERABILE di Abbi Glines


Confesso di aver sbirciato in giro prima di scrivere questa recensione per cercare di capire se era solo una mia impressione solitaria e onestamente ho trovato commenti da innamorate che un po' mi hanno imbarazzato, non perché non abbia amato a mia volta Rush e Blaire, ma perché non sono così accecata dal sentimento da tralasciare la sensazione sottile che durante tutta la lettura mi ha accompagnato e che si è concretizzata in una domanda sostanziosa e cruciale: "C'era davvero bisogno di questo libro?"


Ovviamente tutte le seguaci della coppia mi diranno di si, che erano rimaste a bocca asciutta nel primo libro per quanto riguardava la versione di Rush, in quanto la presenza del solo punto di vista di Blaire aveva in qualche modo ridotto la visione complessiva. Confesso che per me il primo resta onestamente il migliore, insieme al secondo volume e quindi non concordo con questo giudizio. Reputo che la suspense creata dal fatto di non sapere la verità su Nan e Rush sia stata un valore aggiunto alla storia.


Rileggere il racconto di IRRAGGIUNGIBILE, ma dalla prospettiva fino a quel momento misteriosa di Rush, in qualche modo ha infranto il mistero e non ha per nulla aggiunto valore alla versione precedente. Capisco che gli innamorati se ne fregano del giudizio e apprezzano anche la ripetizione delle battute con l'introspezione di Rush, ma io che fremo per scoprire le vicende di Woods e di Grant ho trovato che fosse stato un triste passo indietro. Inoltre non ne capisco l'utilità.


Che Rush amasse pazzamente Blaire e che se ne fosse innamorato pian piano mi è parso evidente anche dalla prospettiva della protagonista. La ridondanza non è mai piacevole e la ripetizione svilisce.


INSUPERABILE ci offre la prospettiva delle vicende dal punto di vista di Rush, un Rush maturo ed ora felice con la donna che ama al suo fianco, ma che ricorda come lei sia entrata nella sua vita e di come abbia lottato per non innamorarsi di lei, consapevole che prima o poi lei avrebbe scoperto la vera identità del padre di Nan e lo avrebbe lasciato.


La moda e le richieste (immagino) hanno indotto la Glines ad offrirci questo cambio di prospettiva, un po' come GREY di E.L. James e tanti altri ancora. La verità è che l'unico romanzo con cambio di prospettiva che meritava di essere pubblicato è THE MIDNIGHT SUN di Stephanie Meyer, dove lo sguardo particolarissimo di Edward riscrive la storia nota rendendola completamente nuova, senza nessuna ripetizione o ridondanza. Peccato che l'autrice abbia deciso (per le ragioni note) di non pubblicarlo più e a noi fans resterà solo qualche capitolo per sbirciare il mondo attraverso gli occhi di Edward.


Per il resto, è tutto fumo inutile o una spremuta infinita di una storia che a mio parere aveva già detto tutto (e anche bene) senza bisogno di questo nuovo espediente. Preferisco aspettare di leggere il romanzo su Woods e Della. Loro mi incuriosiscono molto. Questo volume è sacrificabile.

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