sabato 6 gennaio 2018

UNO SCAPOLO DA SPOSARE di Marianna Vidal


È da quando ho letto il primo volume della saga Latinos, frutto dell'abile penna di Marianna Vidal, che stavo aspettando questo volume, UNO SCAPOLO DA SPOSARE, ovvero da quando in VIENI VIA CON ME, tra le tormentate vicende che coinvolgono Giulia e Clark, compare lo scanzonato Luís Alvarez, il fratello adottivo del protagonista, che, tra una battuta ed un consiglio, si faceva spazio allegramente nelle vicende e nel cuore delle lettrici.

In VIENI VIA CON ME la sua storia con Paola, l'amica di Giulia, si sviluppava in secondo piano anche se il suo spirito guascone in qualche modo meritava un romanzo tutto suo. Attraverso le vicende successive, in modo particolare il racconto UNA CENA DI NATALE, eravamo venuti a conoscenza della tragica morte di Paola e della nascita della loro bambina e in qualche modo avevamo anche intuito a chi sarebbe toccato il compito di ridare la felicità al nostro protagonista.


UNO SCAPOLO DA SPOSARE, pur essendo collegato agli altri romanzi della collana, in realtà è un libro a sé che si può tranquillamente leggere senza avere una conoscenza previa delle vicende che si sono narrate nei volumi precedenti.


Luís Alvarez è un giovane vedovo, più che scapolo, che conduce però una vita da libertino impenitente, sicuro che non manchi nulla alla sua bambina, circondata dall'affetto di nonni e zii, in modo particolare quello di Giulia e Clark.
Il matrimonio per Luís si è rivelato una trappola soffocante che ha generato solo dolore, malgrado si fosse sposato convinto dell'infatuazione e dell'amore per la bella italiana, Paola, conosciuta a Londra, ma l'insicurezza di lei, la sua gelosia, e l'irrequietezza dello stesso Luís avevano trasformato la favola in un incubo. La morte di Paola, in seguito ad un brutto incidente, lo ha fermamente convinto di non essere fatto per il matrimonio e per una vita regolare accanto ad una donna.


La pensano diversamente i suoi famigliari, preoccupati soprattutto di dare una madre a sua figlia. Nel frattempo dall'Italia arriva Monica, la cugina di Giulia. La ragazza ha completato gli studi e ha coronato il sogno di una vita, ovvero quello di trasferirsi in Messico, dove spera di poter dare lezioni di italiano.


Procace, dotata di un fascino discreto, da svelare, Monica sembra l'ultima persona che potrebbe interessare un uomo come Luís, che la considera una brava ragazza con la quale assolutamente è vietato divertirsi, da tenere a distanza a tutti i costi, soprattutto per non inasprire i rapporti con sua cognata Giulia.


Peccato che la vita e sua sorella Ana, decidano invece il contrario e cerchino in tutti i modi di farlo avvicinare a Monica, che vede Luís come l'incarnazione di tutti i suoi sogni e non riesce proprio a capire perché lui possa accontentare tutte le donne che gli muoiono dietro, tranne lei, che è disposta a tutto pur di averlo, anche solo una volta.


Quando questo accadrà, sarà però Luís a non riuscire a smettere di pensare a lei, a non poter considerarla solo un'avventura di una notte e quando Monica, convinta che con lui non ci siano speranze di un futuro, decide di voltare pagina, Luís non sembra per niente disposto a permetterglielo.


Storia avvincente, con personaggi ben tratteggiati, pieni di paure e di insicurezze, da vincere e superare, narrati con il solito stile preciso e diretto della Vidal. Rispetto agli altri romanzi, questo appare molto più corale, con vari personaggi che si affacciano nelle vicende e che sembrano essere pieni di un ricco potenziale.


Anche se Rafael, il bel attore di telenovelas, al quale Monica si affiancherà, suscitando la folle gelosia di Luís,  stimola una certa curiosità, non nego che il mio cuore si è perso dietro le vicende misteriose e tormentate di Race Gordon, arrivato in Messico dopo la strana morte del fratello, mentre Ana, la sorella viziata, egocentrica, mostra un lato tenero ed interessante che induce a sperare in un lieto fine anche per lei ed una storia tutta sua che possa in parte riscattarla dal suo passato.


Ormai la Vidal è riuscita a creare un suo piccolo universo, ben tratteggiato, che emerge con la forza e la passione del mondo latino, visto non solo attraverso la loro tradizione, ma anche con una chiave decisamente moderna e ricca.

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